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LE PROVE DI ESILIO

 

Una raccolta letteraria a quattro mani. Michele Caccamo  vittima di un garbuglio giudiziario, vive due anni di carcerazione e di privazione della libertà personale e Franz Krauspenhaar vive lo stallo di un patologico avvilimento che lo rende prigioniero in altro modo. Quattro mani che si impastano, coeve, in una lirica, in prosa e poesia; un sordo e straziante urlo isolato in una dimensione svigorita, surreale e tragicamente vera: la prigionia.

 

Un recalcitrante lavoro, un paradigma di stile, non solo letterario, che induce a profonde e spirituali riflessioni. Chi vive in una condizione claustrofobica e coercitiva involontaria non è necessariamente un afflitto, che debba essere consolato e compatito o, nel peggio, aprioristicamente giudicato, ma  non deve essere lasciato solo, nell’indifferenza della società, semplicemente.

 

Un Uomo non può essere dimenticato se ha nel cuore e nell’intelletto le dinamiche attive del Pensiero: al tempo della Regina Elisabetta II quando un reo, in procinto di essere impiccato dimostrava di saper leggere dei versi, anzi un verso di una poesia, veniva immediatamente liberato. Lo chiamavano "il verso del collo.

Ho vissuto nella patria dei leoni e delle mosche; mi hanno salvato gli Angeli, i miei angeli.

Michele Caccamo

 

Io no, sono prigioniero mai vinto, girerò per la cella della vita fino a una morte qualsiasi, quotidiana.

Franz Krauspenhaar

La violenza del carcere raccontata come poche volte avevo letto prima.
Antonio Turi

Ci sono lacrime e lacrime, prigioni e prigioni. Ci sono poeti e poeti, c’è dolore e dolore, giustizia e giustizia. Ci sono uomini e uomini e destini e destini. 

Mario Bonanno

Un libro che meriterebbe di essere conosciuto anche se i libri seguono canali che tengono poco conto del valore.

Ilario Ammendolia

Nella condizione di cattività e costrizione la poesia svela la sua più autentica natura di deposito di umanità, esprime la forma geometrica dell’esistenza, intangibile eppure perfettamente decifrabile. E commovente alla pari di una sinfonia.

Pasquale Vitagliano

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